ListenerAlcuni elementi della “vita comune” che verranno presi in considerazione sono in parte espressione della esperienza di questi 8 anni di esperienza del Progetto Orthos, ma possono essere estesi ad altre situazioni di convivenza per periodi relativamente brevi e motivati da esigenze di riposo e cura, sono in particolare:

a) Interrompere i comportamenti compulsivi: ovvero interrompere, a livello concreto oltre che simbolico, il ripetersi di comportamenti coattivi ed autolesivi; questo attraverso la creazione di un contesto teso a favorire l’auto-osservazione, la analisi esistenziale, il confronto con i compagni di corso. Trova senso in questa prospettiva la collocazione in una casa colonica della campagna senese. La sua particolare ubicazione consente un piacevole soggiorno ai pazienti in un ambiente tranquillo e confortevole dotato di stanze da letto, spazi comuni, biblioteca specializzata e ambienti per lo studio, ambiente per le attività terapeutiche, atelier per le attività di espressione artistica e corporea, spazi per attività occupazionale e lavoro al computer;
b) Vivere secondo natura: dove vivere ‘secondo natura’ rappresenta la metafora di una ricerca di elementi essenziali e ‘costitutivi’ del vivere al di là dei moduli spesso alienanti della urbanizzazione; un ritorno al ‘naturale’ per sottrarsi ad un eccesso di ‘virtualità’, tipica del nostro
tempo, dove le simulazioni del gioco, di realtà virtuali e fittizie hanno spesso il sopravvento sulla dimensione reale. Ritrovare, inoltre, un contesto dove riassaporare aspetti della vita da cui ci siamo allontanati ed ai quali merita forse riaccostarsi;
c) Affrontare il vuoto e la nostra “ombra”: in tale contesto è infatti possibile affrontare quell’horror vacui, a cui tanti comportamenti assuntivi si riconducono, perché stare con il ‘vuoto’ può rappresentare quel punto di svolta da una continua fuga dalla propria ombra verso una ritrovata familiarità con se stessi, le proprie paure, i propri mostri persecutori che tali non sono più se solo c’è la possibilità di essere aiutati ad affrontarli e a conoscerli con l’aiuto di un terapeuta formato e di compagni di viaggio con cui condividere l’esperienza di un nuovo incontro con se stessi;
d) una più agevole possibilità di impegno lavorativo per alcune ore al giorno, a contatto con aspetti della natura da cui trarre un nutrimento estetico, emozionale e, perché no, spirituale;
e) fermarsi e fare il punto sul personale percorso esistenziale; di qui la possibilità di affrontare i nodi esistenziali irrisolti, avendo a disposizione finalmente quel tempo e quella concentrazione che servono con l’aiuto di persone che a questo compito hanno dedicato la loro professione; rivisitare il proprio percorso di vita cogliendone luci ed ombre per farne un bilancio che permetta al giocatore di sanare ‘il rosso’ che è stato accumulato non solo a livello economico, ma soprattutto affettivo e recuperare quei valori su cui poter reimpostare una esistenza piena e soddisfacente;
f) per non ripetere gli stessi errori e poter riprendere un percorso evolutivo: gli obiettivi terapeutici si possono sintetizzare in un’esplorazione della storia personale e nell’identificazione di eventuali disturbi della personalità che hanno originato e successivamente perpetuato l’incapacità di regolare i propri impulsi e di realizzare un soddisfacente progetto di vita, nella riappropriazione delle componenti emozionali, cognitive, relazionali e comportamentali assumendone la personale responsabilità come individui adulti e evitando l’attribuzione a situazioni esterne (locus of control esterno);
g) rivisitazione della storia affettiva ed analisi dei possibili meccanismi di compensazione della possibilità di impostare soddisfacenti rapporti di intimità o relazioni costruttive. In alcuni casi, si evidenziano situazioni di dipendenza affettiva. L’opportunità per una riflessione sulla vita affettiva rappresenta così uno degli elementi più importanti del programma, come pure quello di verificare la componente di “alessitimia”, di difficoltà, cioè, a familiarizzare con il mondo emozionale e degli affetti.

 

LO STUDIO
La struttura di Noceto ha, tra le sue vocazioni, quella di rappresentare un luogo di studio, di consultazione e di ricerca sui testi; è dotata di ampia biblioteca di testi di psicologia e psicoterapia (in particolare della Gestalt), antropologia, arte, letteratura, mitologia e
archeologia. Vi sono raccolte anche la gran parte delle tesi di fine corso degli allievi di psicoterapia e counseling che possono essere consultate. In tal senso rappresenta un luogo “dedicato” a coloro che debbono scrivere delle tesine o delle tesi di fine corso.
E’ a disposizione collegamento wi-fi, stampante, fotocopiatrice e proiettore dias.
LO STILE ALIMENTARE
L’alimentazione di questo periodo sarà di tipo vegetariano con abbondanza di verdura e frutta e intende ispirarsi a criteri “salutistici” e di alleggerimento calorico. Non mancheranno le possibilità di “rifarsi” con una succulenta “fiorentina” per chi lo desidera nei pranzi che verranno consumati fuori Noceto. Verrà semmai raccolta una gamma di ricette di “Noceto Gestalt cusine” con una selezione di pietanze che in questi anni abbiamo avuto modo di selezionare, anche sulla base di indicazioni, forniteci dai partecipanti. Suggerimenti in tal senso saranno molto bene accetti. Viene anche previsto che, a turno, qualcuno si proponga per “esibirsi” nella sua ricetta preferita. Anche l’approvvigionamento dei cibi terrà conto di alcune richieste dei partecipanti.

 

IL COSTO della giornata è di 50 euro che comprende l’ospitalità e l’uso degli spazi oltre alla colazione e alla cena. Il pranzo è libero, ma è possibile mangiare a Noceto con un costo aggiuntivo di 10 euro. Nella logica della “autoregolazione organistica”, che vorremmo non rimanesse un concetto astratto ma si traducesse in una prassi coerente, verranno accettate situazioni in cui adottare un “prezzo politico” che non impedisca a persone in ristrettezze economiche di partecipare se lo desiderano (con possibilità di prestare qualche ora di lavoro di
biblioteca, nel bosco o nell’uliveto o di contribuire con qualcosa in più del dovuto se possibile in forma di donazione.
Per coloro che partecipano per un periodo di almeno 5 giorni viene prevista una riduzione del 10% sulla quota giornaliera e del 15% oltre 10 giorni.

 

IL LUOGO un luogo al confine tra il morbido rincorrersi delle Crete senesi e il paesaggio più aspro, boscoso dell’Alta Maremma. Ma anche al confine tra una natura ancora intatta e la cultura raffinata della città di Siena. Al confine inoltre tra territori diversi dell’Anima che in questo luogo si toccano e si confondono. Oltre che luogo di riposo, di meditazione, di studio, di movimento e di immersione nei silenzi e nella suggestiva essenzialità del posto, Noceto ospita iniziative di vario tipo che nel corso dell’anno ne costellano il calendario con attività sul sogno, gli archetipi, la auto-narrazione, le relazioni intime etc. Anche il tema della salute ha un suo spazio ospitando iniziative sul rapporto tra Corpo e Immagine sul tema degli affetti e dei blocchi nella interazione tra Organismo e Ambiente. A queste attività si uniscono iniziative sull’arte – in particolare haiku e poesia archetipica – dramma-terapia, scultura, fotografia e movimento-danza. Ma è nello spazio-tempo “tra” le cose che avvengono che si respira, in particolare, il puro piacere dell’esser-ci in compagnia. Con le parole… poche ma che dicono qualcosa e nell’incrocio di sguardi che rimandano ad un “oltre” verso cui siamo comunque incamminati e che ci offre, a tratti, momenti di condivisione da voler ricordare.
Il programma definitivo a breve sul sito www.nocetiamo.it
Per informazioni fino al 26 luglio segreteria@cstg.it

Dopo il 26 luglio Marie-Ange: 339 1639158 – artissage@libero.it

Daniel: 393 9119924  daniel2035@libero.it